Prioritari interessi nazionali
di E. Loffredo
Neanche il tempo di godere di una sofferta vittoria in casa del Milan e appena prima di ricevere per il secondo anno di fila la "panchina d'oro" come allenatore dell'anno 2013 che esplode un nuovo caso. Nella conferenza post partita di San Siro Conte rispondendo alla specifica domanda di un giornalista ha manifestato il suo disappunto circa la convocazione di Giorgio Chiellini da parte di Prandelli per l'amichevole di Madrid contro la Spagna: «Noi abbiamo una grandissima disponibilità, ma mi aspetto una mezza chiamata da parte di Prandelli che almeno mi dica: "oh stupido, come sta Giorgio? Pensi che possa essere convocabile?" Insomma, credo che non sia educato e garbato da parte di Prandelli. Ora mi aspetto il titolo: Conte attacca Prandelli, ma in fondo è così».
Il pensiero dell'allenatore juventino è chiaro: inutile rischiare ricadute a un giocatore che sta uscendo da un infortunio, col rischio di pregiudicare il lavoro di tutto lo staff bianconero e per di più azzardando una mossa che a questo punto può ripercuotersi sul finale di stagione del giocatore. Finale di stagione che comprende anche il mondiale e nella cui ottica Prandelli pure dovrebbe guardare.
Il ct azzurro, sempre sommesso nei toni, ha risposto per le rime: «Quando un giocatore è a disposizione, io ho diritto di chiamarlo. Ieri sera alle 23.22 il medico della Juventus ha mandato un messaggio al nostro medico dicendo che tutti i giocatori stavano bene e che Giorgio aveva fatto riscaldamento». Ma tu guarda, il commissario tecnico dai toni usualmente ecumenici ed etici, ha tirato fuori la verve dialettica! Suo diritto per carità. Il commissario della nazionale poteva prendere in contropiede il collega, poteva rispondere che la convocazione era stata fatta solo per cementare lo spirito di gruppo, che Chiellini è stato convocato solo per rafforzare il feeling dello spogliatoio. Invece ha preferito intraprendere la via della prova di forza. D'altra parte nemmeno avrebbe pregio la sua eccezione fondata sulle rassicurazioni che alle 23:22 lo staff medico della Juve avrebbe dato a quello della nazionale visto che la lista è stata diramata prima della partita. Sul sito della FIGC la pagina che pubblica l'elenco degli azzurri riporta data e ora: «DOM, 02/03/2014 – 20:30» (Link).
Chiellini fa bene ad andare in Nazionale, non tanto per il fatto che vi è obbligato dalle norme federali, ma perché è una tappa di un percorso al cui traguardo aspirano tutti i calciatori: partecipare ai mondiali. Sarebbe meglio che questo percorso fosse senza pericoli e inutili rischi. Questa è la preoccupazione che il commissario tecnico doveva condividere con il collega bianconero. Invece il ct ha voluto ingaggiare una prova di forza che per ora solo verbale.
Vedremo se questo atteggiamento continuerà, se cioè Prandelli volendo affermare la propria autonomia farà scendere in campo il terzino bianconero o se opterà per il disimpegno. In entrambi i casi monterà la polemica, sia per l'eventuale schieramento (anche solo parziale) sia per l'eventuale inutilizzo del difensore. Juventini e antijuventini avranno l'immancabile polemica settimanale. Polemica provvidenziale in quanto farà parlare ancora una volta di "ersistema" facendoci dimenticare gli episodi dubbi di sabato sera all'Olimpico (e non chiamateli aiutini).
E in tutto questo chi si trova tra l'incudine e il martello è il giocatore...