Educazione ed esempi
di P. Cicconofri
In serie A continua a tenere banco ciò che succede fuori dal campo
Seconda giornata di ritorno del campionato di seria A e ancora una volta, ciò che attira le attenzioni del pubblico, non è certamente la prestazione sul campo.
Il Milan vince all’ultimo respiro, ma quello che più interessa certa stampa è l’episodio che ha visto protagonista Balotelli, ripreso da tutte le testate sportive. Dopo il gol del pareggio, il giocatore milanista, ha portato la mano verso le parti basse, rivolgendosi alla tifoseria sarda. L'arbitro se n'è accorto e l’ha punito con il cartellino giallo. Super Mario sarà squalificato e non potrà giocare la prossima di campionato. Episodio non isolato quello di Balotelli che raccoglie però a suo favore la critica che conta, tanto che Prandelli non ha condannato il gesto, dichiarando: “Balotelli imparerà. Servirà tanto amore, è un ragazzo cui diamo molto e per il quale il Milan è importante". Sulla stessa linea anche Abete. E’ anche un “ragazzo” –ricordiamolo -che mediaticamente offre sempre un’immagine non così positiva.
Su twitter Radja Nainggolan, neo giallorosso, racconta l'aggressione verbale da parte di sostenitori milanisti, subita all'aeroporto di Cagliari dopo la vittoria ottenuta dalla Roma contro il Verona. Il centrocampista giallorosso, dopo la partita, si è diretto a Cagliari, dove si era appena giocata Cagliari-Milan. Queste le sue parole: “Arrivi a Cagliari e fanno i fenomeni 20 coglioncelli del Milan perchè hanno vinto. In 20 fanno i fenomeni… e noi in e. Fenomeni e basta. Ma dove cazzo vanno questi personaggi con le palle grosse come le formiche? Iniziano a offendere. Ora dico #forzacasteddu sempre”ed ancora “Mi hanno detto romanista pezzo di merda… Mi sono dovuto difendere… poi è arrivata la polizia. Facile cosi… Uno va dalla famiglia e viene attaccato da 20 milanisti. A casa si chiamano conigli”. La moda del momento è raccontare tutto su Twitter. Magari sarebbe necessario un controllo maggiore dell’uso dei social network, anche perché animare piazze già calde, con commenti un po’ spinti, in questo momento storico non è una buona idea… Ovviamente Nainggolan deve perseguire chi si macchia di gesti deprecabili come quello che l’ha visto protagonista, senza magari spettacolarizzare l’evento.
La polemica è sempre ben accetta, soprattutto in un paese come l’Italia che l’ha consacrata. Sarà per questo che Pepe Reina, portiere del Napoli, ha voluto contestare pubblicamente la decisione dell’arbitro che ha assegnato un rigore alla Roma nella sfida con il Verona. Questo il contenuto del suo messaggio pubblicato su twitter: “Cazzo di rigore c’è quest? Mamma mia …”.
Dialettica che non viene meno nemmeno nel salotto della Domenica Sportiva dove il buon Zazzaroni si lascia andare a delle considerazioni sull’affare Vucinic-Guarin riprendendo un suo pensiero già pubblicato su twitter, dove ha scritto: "Perché sospetto che #Guarin abbia un accordo privato con la #Juve? Quando chiedi 4,5 milioni anno a Chelsea e Galatasaray e 3 ad Agnelli..." E i premi al raggiungimento degli obiettivi li ha conteggiati il buon Zazzaroni? Nella settimana della rivolta degli ultrà interisti, che hanno finito per mandare all’aria un affare fatto, è stata una buona idea continuare ad insinuare gettando benzina sul fuoco?
La spinta verso un’educazione positiva allo sport deve necessariamente arrivare da chi ha la possibilità di raggiungere, per fama e/o opportunità, il vasto pubblico dei tifosi. Il giocatore deve essere educato a prestare la sua immagine come esempio positivo e non per polemizzare sui social network o mostrarsi in atteggiamenti diseducativi sapendo bene di avere un paracadute mediatico. Per quanto riguarda il giornalismo in generale, purtroppo non possiamo far altro che constatare come l’etica sia spesso accantonata per raccogliere qualche lettore in più, senza prestare attenzione alla forma e alle conseguenze del messaggio che si finisce per diffondere.